Uomo che saluta - olio su tela 1996

Uomo che saluta - olio su tela 1996
Esposto nel 1997 (c'era quel coniglio di Piero Golia) - coll. Franco Chirico

Saul Bellow 1997: funzione dell'arte

Io non propongo assolutamente niente. Il mio unico compito è descrivere. I problemi sollevati sono di ordine psicologico, religioso e - pesantemente - politico. Se noi non fossimo un pubblico mediatico governato da politici mediatici, il volume della distrazione forse potrebbe in qualche modo diminuire. Non spetta a scrittori o pittori salvare la civiltà, ed è uno sciocco errore il supporre che essi possano o debbano fare alcunché di diverso da ciò che riesce loro meglio di ogni altra cosa. […] Lo scrittore non può fermare nel cielo il sole della distrazione, né dividere i suoi mari, né colpire la roccia finché ne zampilli acqua. Può però, in determinati casi, interporsi tra i folli distratti e le loro distrazioni, e può farlo spalancando un altro mondo davanti ai loro occhi; perché compito dell’arte è la creazione di un nuovo mondo.

giovedì 20 settembre 2012

Consorterie: Anna Grazia Greco, Antonio Nazzaro e Kyong Mazzaro | Bruno Teodori, dirigente Mae

Quando lavoravo alla scuola "A. Codazzi" di Caracas, ho avuto modo di conoscere, per interposta persona, il prof Bruno Teodori. Ciò accadeva specialmente quando, parlando della penosa gestione della scuola con qualche collega, si passava a ragionare sugli esempi più recenti. Nel 2004 e negli anni successivi, la pietra di paragone era la gestione del dirigente Bruno Teodori. Tutti i colleghi, venezuelani e italiani, concordavano sul fatto che la sua dirigenza faceva funzionare bene la scuola. I vari elementi della Giunta Direttiva, infatti, con il dirigente Teodori rimanevano al loro posto. Non si allargavano, come hanno fatto in seguito. E gli insegnanti non avevano bisogno di elemosinare i propri diritti. 
Da quel che ascoltavo, il prof Bruno Teodori era l'italiano più rimpianto di Caracas...

Caballero buscando a Kyong Mazzaro

Per sfortuna, il prof Bruno Teodori era venuto a mancare, se ben ricordo, a causa di un ictus nel 2004. 
Dai racconti, mi ero fatto l'idea di un uomo abbastanza avanti con gli anni, diciamo sopra la sessantina, tipo 65 portati male... E invece, appena ho provato a verificare le mie valutazioni, mi sono reso conto che mi ero sbagliato alla grande: in questi giorni ho scoperto che, quando il prof Teodori è scomparso, era poco più che quarantenne, aveva 43 anni. Dunque era nel fiore degli anni ed era anche uno sportivo.
A volte si è superficiali senza volerlo. Avrei dovuto spendere qualche dubbio in più su quella morte. Come ho fatto, in seguito, sul mio avvelenamento del 2004 a Caracas. 
Avevo 36 anni e se fossi morto, quella scuola sarebbe stata statisticamente un'eccezione alla media nazionale che è di 79 anni per ciascun individuo (e non di 79 anni divisi, più o meno, in 2).

Omaggio a Bruno Teodori

gianluca salvati

gianluca salvati
Gianluca Salvati - Lotta di cani

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