Sui miei blog parlo spesso del "sant'uomo" Franco Chirico,
che in realtà rappresenta l'esatto opposto del significato di santità. Il Cammino Neocatecumenale, a cui il "sant'uomo" è strettamente vincolato, è una setta di tipo fascio-massonico, interessata come tale a forme di controllo e manipolazione degli individui.
Dunque,
per poter chiamare le cose e i fatti con il loro nome, bisogna
innanzitutto comprendere cos'è la religione ed in che modo si configura.
Religiosità:
modo personale, soggettivo di vivere il rapporto con Dio, con il sacro o
semplicemente con l'universo. Un esempio efficace si può trovare nelle
seguenti parole di Einstein: "Voi troverete difficilmente uno spirito
profondamente devoto alla scienza che non abbia un suo prorio sentimento
religioso. Si tratta però di una religiosità diversa da quella
dell'uomo semplice. Per quest'ultimo Dio è un essere di cui si cerca la
bontà e si teme il castigo; la sublimazione di un sentimento simile a
quello che nutre il bambino verso il padre; un essere col quale si
stabilisce, per così dire, un rapporto personale, per quanto rispettoso
esso sia. Al contrario, lo scienziato è penetrato dal senso della
causalità universale. Il futuro per lui è altrettanto necessario e
determinato del passato, e la morale non ha nulla di divino, ma è un
fatto puramente umano. Il suo sentimento religioso assume la forma dello
stupore estatico di fronte all'armonia delle leggi della natura,
rivelandogli una intelligenza talmente superiore che, confrontata ad
essa, tutto il pensiero e l'agire degli uomini appare come un riflesso
del tutto insignificante. Questo sentimento è il principio che lo guida
nella sua vita e nel suo lavoro nella misura in cui egli può elevarsi al
di sopra della schiavitù dei suoi egoistici desideri. Un tale
sentimento è certamente assai vicino a quello che hanno provato gli
spiriti religiosi di tutti i tempi". (Albert Einstein - 1957)
Scrittori e opere, Marchese/Grillini – ed. La Nuova Italia
Pietro e Paolo |