Uomo che saluta - olio su tela 1996

Uomo che saluta - olio su tela 1996
Esposto nel 1997 (c'era quel coniglio di Piero Golia) - coll. Franco Chirico

Saul Bellow 1997: funzione dell'arte

Io non propongo assolutamente niente. Il mio unico compito è descrivere. I problemi sollevati sono di ordine psicologico, religioso e - pesantemente - politico. Se noi non fossimo un pubblico mediatico governato da politici mediatici, il volume della distrazione forse potrebbe in qualche modo diminuire. Non spetta a scrittori o pittori salvare la civiltà, ed è uno sciocco errore il supporre che essi possano o debbano fare alcunché di diverso da ciò che riesce loro meglio di ogni altra cosa. […] Lo scrittore non può fermare nel cielo il sole della distrazione, né dividere i suoi mari, né colpire la roccia finché ne zampilli acqua. Può però, in determinati casi, interporsi tra i folli distratti e le loro distrazioni, e può farlo spalancando un altro mondo davanti ai loro occhi; perché compito dell’arte è la creazione di un nuovo mondo.
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martedì 25 settembre 2012

La camarilla di mentecatti del Codazzi | L'incontro con Guido Brigli: l'avvertimento mafioso - Caracas, 4 maggio 2005 | Franco Chirico - Kiko Arguello

Il 4 maggio del 2005, avemmo una riunione con Brigli e Giovenco sullo stato dei lavori. Guido Brigli era il Capo della "Giunta Direttiva" del Codazzi di Caracas. Era il primo inconro dopo 6 mesi circa dalla prima lettera in cui si sollecitavano spiegazioni: per quale motivo eravamo senza contratto?
Guido Brigli svincolò la questione con un paio di frasi di circostanza del tipo che in Venezuela non era necessario lavorare con un contratto, dato che, in fin dei conti noi avevamo continuato a percepire lo stipendio... L'altro tipo, il Giovenco Adriano non disse niente, lui ascolava, l'avvocato. Era quello che durante le numerose e inutili riunioni dell'anno successivo, ostentava un registratore tascabile.
Guido Brigli fece poi alcune ossevazioni che, col senno di poi, avrei potuto definire profetiche. Oppure messaggi subliminali. paramafiosi, o qualcosa di simile, dato che il Venezuela è da tempo zona d'elezione per alcune consorterie, tanto per la massoneria (P2, la loggia infame), quanto per l'Opus Dei, altri campioni di legalità. 
Alla scuola Agustin Codazzi però si tenevano aggiornati, potevano vantare un conto cifrato su banca svizzera, Credite Suisse, filiale di Lugano.
Guido Brigli abitava nello stesso quartiere della scuola, ovvero poco distante da casa della famiglia di Franco Chirico, editore della setta cattolica dei catecumeni e amico personale di Kiko Arguello.
Quando una collega mi chiese come avevo fatto ad insegnare a Caracas, ovvero chi conoscessi da quelle parti, le risposi che non conoscevo nessuno. Ed era la verità. Ma lei affermava che senza una conoscenza non sarei stato chiamato a lavorare lì. Ovviamente aveva ragione lei, ma io non conoscevo nessuno, era un fatto e fino a prima di partire, non avevo idea delle radici di un Franco Chirico. Il sant'uomo, da parte sua, ha sempre fatto l'indiano rispetto a questa situazione, e parlo di uno che si intriga dei cazzi di parecchie persone.
Tornando all'incontro con Guido Brigli, durante l'incontro aveva parlato di:
  • un tipo che li aveva portati in tribunale affermando di essere un dipendente del Codazzi, e non era vero
  • aveva accennato al fatto che l'anno successivo sarebbe stato ancora più complicato lavorare in Venezuela a causa di una legge sui movimenti di cambio in valuta straniera.
Ebbene, le due osservazioni si sono avverate con una precisione da orefice...
La prima affermazione è stata la posizione assunta da quei mentecatti del Codazzi in tribunale, più o meno un anno dopo, con la differenza che la controparte ero io. Ed io, contrariamente dal caso citato da Guido Brigli, ero stato convocato dalla dirigente della scuola, Anna Grazia Greco, nominata dal Mae (Ministero degli Affari Esteri). 
Per non parlare della pagliacciata della commissione ministeriale giunta nel mese di marzo dello stesso anno, per confermare la paritarietà alla scuola e ad attestarne la rispondenza con gli standard della scuola pubblica italiana: eravamo senza contratto e, almeno io, neanche registrato alla Camera del Lavoro. Per questo motivo, anche il documento d'identità risultava fasullo: tarocco. Altro che paritarietà, per quei truffatori ci voleva e ci vuole l'ergastolo!
Anche la seconda ipotesi era andata incredibilmente a segno: Guido Brigli era stato profeta in patria, era proprio il caso di dirlo... 
Durante l'anno scolastico 2005/2006, con la scusa della legge venezuelana sul controllo delle operazioni in valuta estera, quei delinquenti non ci hanno pagato per ben 4 mesi...

Guido Brigli e la Giunta del Codazzi: la misma vaina

Escuela Agustin Codazzi, Caracas - Guido Brigli

gianluca salvati

gianluca salvati
Gianluca Salvati - Lotta di cani

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