Uomo che saluta - olio su tela 1996

Uomo che saluta - olio su tela 1996
Esposto nel 1997 (c'era quel coniglio di Piero Golia) - coll. Franco Chirico

Saul Bellow 1997: funzione dell'arte

Io non propongo assolutamente niente. Il mio unico compito è descrivere. I problemi sollevati sono di ordine psicologico, religioso e - pesantemente - politico. Se noi non fossimo un pubblico mediatico governato da politici mediatici, il volume della distrazione forse potrebbe in qualche modo diminuire. Non spetta a scrittori o pittori salvare la civiltà, ed è uno sciocco errore il supporre che essi possano o debbano fare alcunché di diverso da ciò che riesce loro meglio di ogni altra cosa. […] Lo scrittore non può fermare nel cielo il sole della distrazione, né dividere i suoi mari, né colpire la roccia finché ne zampilli acqua. Può però, in determinati casi, interporsi tra i folli distratti e le loro distrazioni, e può farlo spalancando un altro mondo davanti ai loro occhi; perché compito dell’arte è la creazione di un nuovo mondo.
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sabato 2 novembre 2013

Storia di un quadro | Mail art - genesi di una tecnica nomade | Il capo degli spioni in Marocco

La mail art ha rappresentato una valida alternativa alla pittura in Marocco. Non che mi mancassero lo spazio o i mezzi, ma avevo un tempo molto risicato da dedicare all'arte, cosicché iniziai a evitare tutte le procedure laboriose del dipingere, riducendo la pratica al disegno colorato e al collage. Forbici e pennarelli, carta e colla. Una tecnica nomade: economia di mezzi utilizzando uno spazio minimo. 
I commenti di chi riceveva le mie cartoline erano spesso entusiastici: i conoscenti rimanevano di stucco. In realtà ho un'antica passione per la carta e il collage. Questo è uno dei motivi che mi fa amare da sempre i lavori di Matisse. Ma lo spunto per le cartoline delle mail art mi venne da un servizio giornalistico su una mostra di John Lennon tenutasi a Londra anni fa. L'esposizione riguardava le cartoline inviate dall'ex Beatles ai suoi conoscenti, i testi delle cartoline erano vivacizzati da divertenti trovate grafiche o fumettistiche. John Lennon aveva frequentato il liceo artistico in un'epoca di grande creatività. In quegli anni a Londra c'è stata l'esplosione della cultura pop, un'autentica rivoluzione stilistica i cui riflessi si riverberano tutt'oggi. Tra l'altro, la cover di Sgt. Pepper's dei Fab Four è dell'artista Peter Blake, il loro White Album di Richard Hamilton. Oltre ai Beatles anche altre star della musica, come i Rolling Stones e i Sex Pistols, si nutrirono delle immagini create nelle accademie di belle arti: vere e proprie fucine di cultura. 
Le cartoline di John Lennon erano un ottimo esempio di arte formato mini, cosicché cominciai a creare cartoline ex-novo partendo dal cartone grezzo, a differenza dell'autore di Imagine che utilizzava le cartoline comuni. Il tutto andò avanti finché non mi accorsi che le mie mail art non giungevano più a destinazione: dovevano essere incappate in appassionati d'arte durante il percorso... A quel punto smisi con le mail art: lavorare gratis per l'arte va bene, ma lavorare a favore di ignoti, no, proprio non va bene...

ps  dimenticavo di aggiungere che quando lavoravo in Marocco (la scuola era all'interno del Consolato italiano) ho conosciuto i due responsabili dei servizi segreti dell'ambasciata italiana di Rabat. Entrambi mi sono stati casualmente presentati dalla stessa persona, ovvero colui che mi aveva chiamato a lavorare alla scuola italiana di Casablanca: Raffaele Vitalone, direttore con nomina Mae (Ministero degli Affari Esteri) di quella scuola. 
Il responsabile dei servizi segreti dell'ambasciata è uno solo, ed io ho conosciuto sia il signore che ne ha ricoperto l'incarico dal 1995 al dicembre 2003, sia il suo successore, presentatomi dal direttore nel gennaio 2004.

 

lunedì 28 maggio 2012

Donne di mafia - Le gemelline dell'intrigo: Minerva Valletta & la señora Baffone

In realtà non sono parenti, anche se nella sostanza sono speculari l'una all'altra, per questo le chiamo le gemelline dell'intrigo. La prima è la Minerva Valletta, moglie del signor Bagordo, autista dell'ambasciata italiana di Caracas.
Minerva Valletta è anche la cugina del cantante neomelodico Franco de Vita, già commendatore del lavoro nel 2010, che nel 2004 pubblicava il Cd Stop.


Stop, Franco de Vita
 Il 2004 è anche l'anno in cui ho cominciato a lavorare per il Ministero degli Affari Esteri alla scuola Agustin Codazzi di Caracas. In quella scuola ho conosciuto le due piantagrane, sempre sopra le righe, di Minerva Valletta e Adline Borges 


Minerva Valletta, moglie dell'autista dell'ambasciata sig. Bagordo
 La seconda è la señora Baffone, Adline Borges, avvocato ed ex moglie del signor Baffone, il quale dal 2006 è al Cairo (Egitto) per lavoro. Di cosa si occupi costui non ne ho idea, ma, data la genia, credo nulla di buono.

venerdì 9 settembre 2011

L'anfitriona del Codazzi: Enza Mejias, napoletana, amica di Minerva Valletta | Scene da un matrimonio

Nell'ottobre 2005 fui invitato al matrimonio di un conoscente italiano. La cerimonia si teneva nella regione di El Vighia, Venezuela nordoccidentale, al confine con la Colombia.


Avevo acquistato da pochi mesi la fotocamera digitale e scattai foto al lieto evento.


Quando ho rivisto quelle immagini, mi ha colpito la costante di espressioni guardinghe e immusonite che a suo tempo non avevo notato.




Aspetto degno di nota è che io, fino all'ultimo momento, ero incerto se andare o meno a quel matrimonio: si trattava di fare un lungo viaggio e in quel periodo non mi andava di muovermi.
Fu Enza Mejias, l'anfitriona del Codazzi, a convincermi ad andare: "...è un tuo amico!", mi disse. Non era vero, era un collega e non un amico. 
A proposito di amici, Enza Mejias era una grande amica di Minerva Valletta.

Minerva Valletta, moglie del signor Bagordo, autista dell'Ambasciata d'Italia a Caracas
Da buona anfitriona, nonché segretaria  per l'associazione di delinquenti patentati "Agustin Codazzi", Enza organizzò lì per lì una colletta per l'ex collega che si sposava, con tanto di teatrino: non c'era dubbio, era un talento nel suo genere. "Portaglieli con i nostri auguri", mi disse più o meno, consegnandomi i soldi alla fine della recita.

Enza Mejias, napoletana - Escuela Agustin Codazzi, Caracas

Cosicché, con la benedizione di Enza Mejias, la segretaria napoletana della scuola "Agustin Codazzi" di Caracas,  onorata associazione culturale senza scopo di lucro, epperò, con conto cifrato su banca svizzera, Credite Suisse, filiale di Lugano, andai a El Vigia...

Enza Mejias, segretaria anfitriona - Escuela Agustin Codazzi Caracas
 





giovedì 27 gennaio 2011

Regime massonico e propaganda: droga e burundanga | Lonely Planet: una guida riveduta e corretta - La fidanzata di Carlo Fermi

Droga
La presenza di cocaina colombiana in Venezuela è in aumento. Non solo, il paese è uno dei punti di transito della droga diretta in Europa e negli Stati Uniti. Il numero degli abitanti locali coinvolti nel traffico di stupefacenti è in crescita, così come la corruzione e gli altri crimini connessi a questi affari illeciti. Fortunatamente, non è ancora giunta notizia di turisti ai quali sia stata messa addosso della droga per estorcere loro denaro.
[...] Recentemente si sono verificati casi isolati di turisti drogati con la burundanga, una sostanza stupefacente diffusa e prodotta in Colombia. La burundanga è utilizzata dai ladri per privare le loro vittime di qualsiasi capacità di reazione e ripulirle senza incontrare alcuna resistenza. Essendo inodore e insapore, può essere aggiunta praticamente a ogni sostanza (dolci, sigarette, gomma da masticare, alcolici, birra) e pertanto è estremamente facile da somministrare. In caso di situazioni sospette, pensateci due volte prima di accettare una sigaretta da un estraneo o una bibita da una persona appena conosciuta.
tratto da Lonely Planet Venezuela (ed. italiana - settembre 2001)

Burundanga
Il burundanga è un'altra sostanza che è bene conoscere. Si tratta di una droga ottenuta da un albero molto diffuso in Colombia e usata dai ladri per inibire la capacità di reazione delle proprie vittime. Non avendo un odore o un sapore particolari, può essere aggiunta a caramelle, sigarette, chewing gum, liquori, birra - praticamente a tutti i cibi e le bevande.
L'effetto principale di una dose è quello di azzerare la volontà pur lasciando il soggetto del tutto cosciente. A quel punto il ladro può farsi consegnare qualsiasi oggetto di valore dalla vittima, che obbedirà senza opporre resistenza. Sono agli atti numerosi casi di stupro avvenuti dopo la somministrazione del burundanga. Altri effetti sono perdita di memoria e sonnolenza, che possono durare da alcune ore a qualche giorno. Un'overdose può risultare letale.
Il burundanga non viene usato soltanto a danno dei turisti stranieri: ne sono vittime anche molti colombiani, ai quali in questo modo viene sottratta l'automobile o svaligiata la casa.
Pensateci due volte prima di accettare una sigaretta da un estraneo o una birra da un nuovo 'amico'.
tratto da Lonely Planet Colombia (ed. italiana - marzo 2003)

Minerva Valletta, factotum dell'ass. Agustin Codazzi

Una mia conoscente, una psicologa colombiana, mi aveva parlato della burundanga nel 2006 (a Caracas). La psicologa in questione era la fidanzata di un conoscente, Carlo Fermi, un milanese laureato alla Bocconi che lavorava a contratto presso l'ambasciata italiana a Caracas. Secondo la fidanzata colombiana di Carlo Fermi, l'utilizzo di questa sostanza era in aumento esponenziale: come terapeuta, si trovava ad affrontare diversi casi di persone che ne erano state vittime, specialmente in merito agli stupri. Mi disse, tra l'altro, che la burundanga non lascia tracce e spesso veniva utilizzata soffiandola verso la vittima.
Di questo utilizzo della burundanga, somministrata per inalazione, ho avuto conferma nel 2008 da persone del luogo, quando sono ritornato a Caracas. 
Le zone in cui questa sostanza viene utilizzata più spesso, sono soprattutto i centri telefonici con cabine.
Gianluca Salvati

p.s.  neanche un accenno a questa sostanza nell'attuale edizione italiana della guida Lonely Planet Venezuela; si parla degli inconvenienti molto generici e comuni alle grandi città: il traffico, lo smog, questi si che sono pericoli da evitare !! 

mercoledì 1 dicembre 2010

Poco più di un megafono - Anna Grazia Greco & Minerva Valletta

La mia collega al Codazzi, M, era una vera donna di mondo: viveva a casa lo stretto necessario, passando il resto del tempo in giro.

Fin dal suo arrivo a Caracas, nel febbraio 2005, era stata presa in consegna dalla dirigente, Anna Grazia Greco, di cui sembrava essere la dama di compagnia e da Minerva Valletta che nel primo mese di permanenza a Caracas mise a disposizione di M la casa dei propri genitori (o dei suoceri, non ricordo), senza chiedere neanche un minimo di affitto (il tempo per far trovare un appartamento a Piero Armenti, che al Consolato Generale di Caracas, regno di Anna Grazia Greco, la fuorilegge, era di casa: a costui serviva un appartamento da condividere con M, come si vedrà in seguito). 
Ovviamente M era una persona con la coscienza a posto, integra e leale; talmente socievole che parlava e frequentava tutti, dal delinquente di quartiere al diplomatico d'ambasciata. Era, come avrebbe detto Kipling, capace di parlare con il ladro e con il re. Per questo motivo rappresentava, a sua insaputa, un formidabile megafono per chi avesse voluto attingere ad un certo tipo di informazioni. A volte la prendevo in giro per le sue frequentazioni, per lo più gente che non mi andava a genio. Non mettevo in dubbio la sua buona fede, ma avevo il sentore che la sua mondanità potesse essere sfruttata per carpirle informazioni, per esempio sulle mosse che prendemmo durante il secondo anno scolastico (2005/2006) per contrastare le infami decisioni di quei pezzenti della Giunta del Codazzi. Così a volte mi informavo per verificare se qualcuno approfittasse di lei... 
Una volta, era presente una nostra conoscente, Daniela Corrieri, avevo chiesto a M se Minerva Valletta, della giunta del Codazzi (moglie del signor Bagordo, autista all'Ambasciata italiana di Caracas) una che con lei faceva l'amica, avesse fatto domande su di me. 
M rispose che se anche ne avesse fatte, lei avrebbe saputo come dribblarle. In quel momento si intromise Daniela, dicendo che se volevano farla parlare, l'avrebbero fatto, suo malgrado. La risposta spiazzò M, e, devo dire, anche me, ma la trovai più sensata di quanto le fosse consentito. Daniela Corrieri sapeva quel che diceva perché, nonostante fosse poco affidabile, aveva esperienza di queste cose. 
Era stata la compagna di uno che, a quei tempi (2006), faceva parte della scorta personale di Silvio Berlusconi. 

Minerva Valletta

Quando, tempo dopo, mi sono occupato ad apprendere i metodi utilizzati da infami di professione o, solo infami e basta, per estorcere informazioni ad una persona, ho scoperto che in Venezuela viene adoperata una sostanza, la burundanga. Questa droga proveniente dalla Colombia, viene usata, tra l'altro, come siero della verità. Per farla agire è sufficiente aggiungerla, ad esempio, ad una bibita. Anche in Venezuela il suo utilizzo è illegale, ciononostante è risaputo che viene utilizzata. Ne segnala l'utilizzo la guida Lonely Planet, sia quella del Venezuela, sia quella della Colombia. E non è escluso che la si usi anche in Italia, dato che dalla Colombia e dal Venezuela arrivano più note sostanze. Però, va detto: finora nessuna droga ha dimostrato potenzialità ipnotico-anestetiche e maggiore potere di istupidimento della televisione, in particolare quella commerciale...


A questo punto, vorrei spezzare una lancia a favore del Messico. Si parla spesso dei narcos messicani, e finché si fa riferimento al mercato di coca statunitense, il discorso ha un senso. Ma quando si parla dei carichi per il vecchio continente, non si capisce perché la coca debba fare tanti chilometri in più, andando su e giù per l'america centrale (con quello che costano oggi i carburanti, per giunta). Non si fa mai menzione al Venezuela, come se il Paese scomparisse dalle rotte della geografia criminale o da quelle dell'Interpol. E non è chiaro perché: si sa che la coca viene coltivata in Colombia, Hollywood ci ha bombardato di film sull'argomento, ma ci si dimentica di dire che il paese a forte presenza italiana nell'area è il Venezuela (950.000 persone) e che la frontiera di questo paese con la Colombia è estremamente permeabile causa la decennale guerriglia. Logica vuole che la coca europea, gestita dalla 'ndrangheta, parta proprio dal Venezuela, per garantire una logistica appropriata a dei carichi tanto preziosi quanto consistenti, dato il volume d'affari. 

Cricca Codazzi: Minerva Valletta & Anna Grazia Greco

Questo spiegherebbe la necessità di un conto cifrato su una banca svizzera, la Credit Suisse, da parte dell'onorata associazione senza scopo di lucro "Agustin Codazzi", associazione il cui motto è Nulla dies sine linea (da buona tradizione massonica). Tanto per ricordare che le logge infami, come la P2, vanno per la maggiore qui da noi...
Gianluca Salvati

gianluca salvati

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Gianluca Salvati - Lotta di cani

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