Uomo che saluta - olio su tela 1996

Uomo che saluta - olio su tela 1996
Esposto nel 1997 (c'era quel coniglio di Piero Golia) - coll. Franco Chirico

Saul Bellow 1997: funzione dell'arte

Io non propongo assolutamente niente. Il mio unico compito è descrivere. I problemi sollevati sono di ordine psicologico, religioso e - pesantemente - politico. Se noi non fossimo un pubblico mediatico governato da politici mediatici, il volume della distrazione forse potrebbe in qualche modo diminuire. Non spetta a scrittori o pittori salvare la civiltà, ed è uno sciocco errore il supporre che essi possano o debbano fare alcunché di diverso da ciò che riesce loro meglio di ogni altra cosa. […] Lo scrittore non può fermare nel cielo il sole della distrazione, né dividere i suoi mari, né colpire la roccia finché ne zampilli acqua. Può però, in determinati casi, interporsi tra i folli distratti e le loro distrazioni, e può farlo spalancando un altro mondo davanti ai loro occhi; perché compito dell’arte è la creazione di un nuovo mondo.

lunedì 31 ottobre 2016

Caribe e vitamina C...


Caribe e vitamina C... | Nei primi tempi di permanenza a Caracas, nell’autunno del 2004, cominciai a lamentare una diffusa debolezza. Essendo uno che non fa mistero delle proprie vicissitudini, ne parlavo con le colleghe. A un certo punto mi avvicinò la vecchia cariatide, quella baldracca, per dirmi che, a noi europei, il clima caraibico poteva giocare questi scherzi... In tal caso, aggiunse l’ex dipendente del Consolato Generale di Caracas, bisognava integrare la dieta con un maggiore apporto di vitamina C...
Vero che si era al Tropico, ma Caracas ha un clima formidabile, nulla a che vedere con tanti altri luoghi dove ho vissuto. Inoltre dalle parti del Codazzi si viveva praticamente immersi nel verde.
Ad ogni modo,  nei giorni seguenti acquistai della vitamina C in compresse masticabili e cominciai ad assumerne una o due al giorno. Quando il puttanòn mi rivide, riprese a domandare della mia salute, che effettivamente era migliorata e glielo confermai. Cosicché il vecchio truiùn se ne andò soddisfatto.

Ora, a distanza di tempo, sono certo che il mio peggioramento dipendesse da non meglio specificati additivi, aggiunti, a mia insaputa, ai pasti che consumavo. Da una parte il coinquilino, dall’altra la scuola, che aveva un servizio mensa e bar, e neanche lì scherzavano...
Oggi ho la plastica certezza che le cose siano andate proprio in questo modo. 
Il bagasciùn aveva il ruolo di sincerarsi che la “cosa” non sfuggisse di mano...
Di certo avevo fatto bene a lamentarmi del mio stato di salute, quando tornai dopo le vacanze di Natale, reduce dall’avvelenamento, la maggioranza delle persone decenti che c’erano a scuola, avevano già capito di cosa si trattava, altro che vitamina C...

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Il lavoro allegato in basso, una stampa e tecnica mista su carta,  spiega bene come mi sentivo in quei giorni; la sua realizzazione risale a pochi giorni prima dell'avvelenamento.

Tra l’altro, quando venne il rappresentante di Sanitas Venezuela per farmi firmare il contratto (ottobre 2004) con la sua assicurazione sanitaria, ricordo che mi fece una serie di domande sui miei acciacchi vicini e lontani. Ebbene per la prima volta ebbi la netta sensazione che dare notizie del genere a quel personaggio lì era una cosa sbagliata. Per quanto quel tipino fosse vestito in maniera impeccabile, intuivo che quelle informazioni così personali andavano nelle mani sbagliate.
Invece col puttanòn questo allarme non mi scattava, perché il truiùn sapeva controllarsi decisamente meglio: aveva passato una vita a simulare praticando uno dei mestieri più antichi al mondo e a quei tempi aveva maturato una discreta esperienza. Oltre ad una meritata pensione del Consolato Generale di Caracas, ovviamente.

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What about the fucking human rights? dic. 04

gianluca salvati

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Gianluca Salvati - Lotta di cani

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