C'era una volta un politico impegnato in attività poco onorevoli. Costui intratteneva rapporti con la criminalità organizzata ed era l'organizzatore occulto del lotto clandestino. Con i soldi che guadagnava in modo illecito, corrompeva i giornali e la giustizia, garantendosi l'impunità e creandosi un falso consenso. Dato che non tutti erano in vendita (le persone non sono tutte uguali, per fortuna), un giornalista cominciò a denunciare apertamente le sue connivenze con la camorra e la sua opera di corruzione.
Dato che questa storia si svolge in un paese fascistoide, servito da leggi proto-fasciste, quel delinquente di politico (quell'autentica merda), denunciò il giornalista per diffamazione.
Così il giornalista finì in carcere per aver detto la verità, dove morì (molto casualmente) poco tempo dopo, all'età di 42 anni.
Dato che questa storia si svolge in un paese fascistoide, servito da leggi proto-fasciste, quel delinquente di politico (quell'autentica merda), denunciò il giornalista per diffamazione.
Così il giornalista finì in carcere per aver detto la verità, dove morì (molto casualmente) poco tempo dopo, all'età di 42 anni.
L. S. |
Perciò, quella merda ambulante andò ad ingrassare con la propria presenza, i soldi sporchi e la rete delinquenziale di affiliati, un'altra poco onorevole fazione politica.